L'attaccante può fare schifo per tutta la partita ma se riesce a giocare bene un solo pallone e lo mette dentro, s'è fatto la giornata.
Un difensore può giocare bene tutta la partita e fare un solo errore e ha rovinato tutto.
Questo è il motivo per cui un attaccante ha bisogno di estro e fantasia, mentre un difensore ha bisogno di intelligenza, freddezza e altissima capacità di concentrazione.

STANDING OVATION Roberto.

Se ieri ci fossero stati, al posto di Ibaneze e Smalling...
non dico Burgnich e Rosato...
non dico Gentile e Bergomi...
non dico Nesta e Cannavaro...
non dico Baresi e Vierchovod...
non dico Thuram e Aldair...

ma anche solo un Pasquale Bruno e un Materazzi...
ma anche solo un Colonnese e un Mexes
ma anche un Turone e un Santarini
... quei gol non li prendevamo.

UN MIO VECCHIO ALLENATORE diceva: per fare l'attaccante ci vogliono i piedi, per fare il difensore ci vuole la testa (NEL SENSO DEL CERVELLO).

E poi l'attaccante deve fare 5 cose: stoppare-girarsi-dribblare-tirare e segnare... il difensore deve solo respingere.

E a proposito di grandi difensori del passato, mi ricordo una volta in un'intervista Burgnich disse che il modo migliore per affrontare un attaccante avversario è non farlo girare.
Se per qualche motivo quello ha preso spazio o sta arrivando da fuori area e il difensore è costretto ad affrontarlo faccia a faccia, la cosa migliore da fare è di porsi leggermente defilati verso la propria porta, a copertura di un eventuale tiro, non affrontarlo direttamente perché faccia a faccia un attaccante bravo ti salta sempre, ma lavorando sulla propria posizione un po' defilata cercare di portarlo a correre di lato, appaiandolo mantenendosi SEMPRE dal lato della propria porta e, correndogli appaiato, cercare di stoppare il tiro o il passaggio che alla fine lui cerca di fare.
Cose che, del resto, insegnavano una volta a tutti i difensori, me compreso, nel mio piccolo, quando saper difendere era importante e non si andavano cercando "i difensori che impostano dal basso" e altre fregnacce varie.
L'impostazione è lavoro dei centrocampisti, non dei difensori.

Ragazzi, purtroppo (senza x questo voler criticare i giocatori) Mou ha messo nello stesso momento Bove, Volpato e l'altro "bambino" che hanno palesato gli OVVI (e giustificabili) limiti tattici. Il 2° gol nasce da lì e dal fatto che, appunto, loro hanno potuto cambiare tutto l'attacco, mentre noi abbiamo dovuto fare cambi diversi, perdendo i giocatori tatticamente migliori. Purtroppo è andata così. Godiamoci la prestazioni e speriamo che x i "bambini" ciò faccia esperienza!

Onephilip, Smalling è bravo senza le virgolette.
Ma non è il Padreterno, sbaglia anche lui.

Però, mentre a quella sega di Karsdorp non l'ha voluto nessuno nemmeno regalato o quasi, a Smalling, guarda un po', nonostante i 33 anni lo vogliono in tanti.

Tornando al secondo gol napoletano, mi sono visto fotogramma per fotogramma le fasi del gol di Simeone innumerevoli volte, perché per parlare bisogna sapere.

Così è andata: Di Lorenzo parte forte sulla tre quarti, Tahirovich gli va incontro debolmente e molto alla larga (più di 3 metri), così Di Lorenzo può passare facilmente a Zielinski, che si trova a circa 10 metri fuori dalla nostra area, in posizione centrale (quindi pericolosissima) senza che sia marcato da NESSUNO. Questa è la causa radicale del gol subito.

Nel frattempo Smalling sta francobollando Simeone mentre Ibanez (che sta sulla linea dell'area di rigore) non ha niente da fare. Per cui Ibanez decide di uscire lui per andare incontro a Zielinski che sta puntando l'area a tutta velocità.

Il modo in cui Ibanez contrasta Zielinski è da campo parrocchiale. Quando si trova faccia a faccia con l'avversario, Ibanez si butta a corpo morto sulla sua sinistra (perché? Boh...)

Ovviamente Zielinski sposta la palla dall'altra parte e si trova campo libero per passarla senza difficoltà a Simeone, visto che Ibanez, con la sua mossa maldestra, gli ha lasciato campo libero.

Simeone a questo punto non è più marcato stretto da Smalling perché Smalling, avendo visto che Ibanez ha ciccato totalmente l'intervento su Zielinski, si trova con due napoletani che puntano verso di lui e si tiene un po' in mezzo in modo da tentare un intervento alla disperata sull'uno o sull'altro.

Infatti fa pure un mezzo passo verso Zielinski, forse convinto che il polacco voglia puntare a rete direttamente, invece quello passa a Simeone, che a questo punto ha 2 metri di libertà su Smalling, può girarsi e tirare.

Se Smalling fosse rimasto appiccicato a Simeone, come lo era al momento in cui Zielinski attacca la nostra area, quest'ultimo sarebbe andato dritto verso Rui Patricio avendo campo completamente libero.

Questo gol subito è colpa innanzitutto dei nostri centrocampisti che hanno lasciato sia Di Lorenzo, sia Zielinski totalmente liberi di fare quello che volevano, e poi di Ibanez che è uscito su Zielinski alla Viva il Parroco.

Il gol di Osimen è stato più che altro colpa di Spinazzola che in quel momento andava a farfalle.